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Ehi Ci sei? Abbiamo bisogno di te!

Ehi Ci sei? Abbiamo bisogno di te!


Posted By on Mar 11, 2014

PER I REFERENTI DEI CATECHISTI ED EDUCATORI DI ASSOCIAZIONE E MOVIMENTI: Carissimi,ben trovati! Abbiamo pensato di ritrovarci (come promesso!!) LUNEDI’ 17 marzo ore 21.00 in seminario per lavorare assieme. Infatti faremo un laboratorio di verfica su ciò che è stato fatto fino ad ora: ci metteremo in gioco, ci ascolteremo, condivideremo e progetteremo……….tutto questo in un’ottica di correspnsabilità per il servizio alla catechesi che appassiona tutti. I referenti dei catechisti, movimenti e associazioni, possono essere accompagnati anche da altri collaboratori (catechisti, educatori….) della propria comunità di appartenenza. In attesa di vederci lunedì, a tutti una buona continuazione della Quaresima. Equipe UFF.Catechistico Diocesano Non sei tu il referente?!?! Avvisa il tuo...

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2 Marzo 2014


Posted By on Mar 2, 2014

Omelia 2 marzo 2014 Mt 6, 24-34: Non abbandonarti alla tristezza 1. Non preoccupatevi “State buoni se potete”… non è questa la consegna del Vangelo per i discepoli di Gesù. Al contrario di quanto abbiamo tante volte pensato, il Vangelo non ci invita ad una vita moralmente buona per guadagnarci il paradiso. Ci invita ad una vita buona perché siamo felici, perché possiamo godere di essa e ringraziare Colui che ce la vuole donare con abbondanza. E ce la donerà in pienezza in quel Regno che già ora, qui, dobbiamo cercare con tutte le nostre forze: “cercate anzitutto il Regno di Dio e la sua giustizia”, dice infatti Gesù. Ora. Qui per voi. Per questo la parola chiave del vangelo di oggi è “non preoccupatevi”. Sei volte ricorre questo verbo che ci invita a non essere ansiosi, a non essere turbati dalle preoccupazioni, a non affannarci per questo e per quello. Ancora una volta un invito “impossibile” del Vangelo? Soprattutto per noi, uomini e donne di questo tempo competitivo, frettoloso e perennemente affannato? Come sempre il Vangelo viene annunciato per la nostra libertà. E’ “Vangelo”, buona notizia per la vita in ogni sua pagina, anche in quelle che ci sembrano essere “le parole dure di Gesù”. Esigenti, forse, come è esigente per il bene dell’altro colui che ama, ma mai “dure” nel senso di pretenziose e giudicanti. Dio è il Dio dell’amore e della libertà, non della pretesa e del dominio. Scrive Papa Francesco in Evangelii Gaudium al n. 4: “E’ la gioia che si vive tra le piccole cose della vita quotidiana, come risposta all’invito affettuoso di Dio nostro Padre: Figlio, per quanto ti è possibile trattati bene… Non privarti di un giorno felice (Sir 14, 11-14). Quanta tenerezza paterna si intuisce dietro queste parole” (n. 4). Il v. 14 del Siracide continua: Non ti sfugga alcuna parte di un buon desiderio. Davvero la preoccupazione è il nemico della “vita buona”. Ed è anche il vizio più nascosto, più velato del fatto che non apparteniamo al Signore, ma solo ai nostri egoismi che combattono nel nostro cuore. Preoccuparsi è la grande tentazione che rivela, forse più di tanti altri vizi, che non c’è ancora la scelta autentica e piena di Dio come proprio unico Signore. Nella sua apparente innocenza, questa occupazione del cuore da parte di tanti affanni manifesta che esso non appartiene a Dio. Ecco perché è centrale il tema del “servire”, come dice il v. 24: a cosa è asservito il nostro cuore quando è ingombro, appesantito, indisponibile a cercare ciò che conta di più?   2. Dio o mammona Questo Vangelo, quindi, è molto concreto....

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Schede Bibliche di Quaresima

Schede Bibliche di Quaresima


Posted By on Feb 21, 2014

Scarica le schede bibliche di Quaresima CLICCANDO QUI A tutti auguriamo la gioia di vivere nella benedizione di Dio. Settore Apostolato...

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23 Febbraio 2014


Posted By on Feb 19, 2014

Dal Vangelo secondo Matteo 5,38-48 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». Commento di Paolo Curtaz dal sito www.tiraccontolaparola.it Paradossi Gesù ama i paradossi. Punta in alto, osa, sposta in alto l’assicella perché sa bene che noi uomini tendiamo sempre ad attenuare, ad annacquare, ad essere molto esigenti con gli altri e troppo condiscendenti con noi stessi. No, non è venuto a cambiare la strada che conduce al Dio di Israele, ma a portarla a compimento. Le beatitudini sono la pienezza della Torah. Stolto chi cambia anche solo un tratto di quanto egli dice. Non vivere la radicalità del vangelo è come usare un sale scipito, come mettere la lucerna sotto allo sgabello: un’idiozia. Nell’impegnativo discorso della montagna Gesù, con coraggio e autorevolezza inaudite, mette in discussione alcuni capisaldi della fede. Tradizioni umane spacciate per divine, temi molto sensibili che andavano a coinvolgere la sensibilità spirituale ma, ancora di più la vita concreta. L’orizzonte è quello descritto dalla prima lettura: siamo chiamati a condividere la santità del Dio di Israele che non è una divinità separata dal mondo ma un amico che desidera la felicità degli uomini e si adopera perché essi la raggiungano… Domenica scorsa abbiamo preso quattro questioni fondamentali: l’omicidio che non è solo quello fisico, il perdono che vale più del culto, l’adulterio come tradimento al sogno di Dio e il giuramento come visione pagana di Dio e del fratello. A chiudere il cerchio, oggi, due questioni delicate: la giustizia e l’uso della violenza. Occhio per...

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16 Febbraio 2014


Posted By on Feb 16, 2014

Dal Vangelo secondo Matteo 5,20-22.27-28.33-34.37 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli. Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo! Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio. Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è...

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